La domanda nasce spontanea ed è legata alla diffusione di una tanto nuova quanto vecchia moda alimentare: il crudismo. Eh sì, perché i nostri antenati mangiavano solo cibo crudo o poco cotto, poi il progresso tecnologico-alimentare ha stravolto l’ordine delle cose!
Ma sarà davvero benefico per il corpo umano consumare solo cibo crudo ?
Ragioniamo insieme…..
Il crudismo è una tendenza alimentare basata sul consumo di alimenti essenzialmente crudi o cotti ad una temperatura non superiore a 40-45° C.
Divenne vera e propria dietoterapia alimentare grazie al medico svizzero Maximilian Bircher-Benner, che aprì e diresse nel 1897 una casa di cura, tuttora attiva, dove molte malattie cronico-degenerative venivano seguite con successo grazie anche all’assunzione di soli cibi crudi.
Esistono tre “correnti” di crudismo :
• crudismo onnivoro
• crudismo vegetariano
• crudismo vegano
La forma di crudismo più diffusa è quella vegana, che suggerisce il consumo di frutta cruda, verdura, noci e semi, escludendo del tutto i gli alimenti di origine animale.
I sostenitori del crudismo sostengono che il loro regime alimentare sia il più salutare essenzialmente perché :
• La cottura distrugge molti enzimi, vitamine e sali minerali naturalmente presenti negli alimenti.
• Il consumo di cibi cotti causa un aumento importante dei globuli bianchi nel sangue a discapito della funzione immunitaria, evidenziando che il cibo cotto non è tollerato dall’organismo
• Il consumo dei cibi crudi facilita la digestione ed il miglioramento della flora batterica
• la cottura facilita la produzione di diversi prodotti tossici per il corpo umano
Sinceramente sono poche le ricerche recenti sugli effetti dell’alimentazione crudista a lungo termine sulla salute e sul benessere e la maggior parte di esse evidenzia più i benefici del consumo costante di frutta e verdura piuttosto che del crudismo in sé. Inoltre, nello specifico del crudismo vegano, numerosi lavori evidenziano i rischi di un deficit di vitamina D e vitamina B12, specie nei bambini.
Tuttavia è corretto portare all’attenzione del lettore che una certezza esiste : una dieta che comprende almeno il 75% di cibi crudi aiuta notevolmente a prevenire malattie degenerative, rallentare gli effetti dell'invecchiamento, aumentare l'energia e migliorare l'equilibrio emotivo del singolo.
Il mio consiglio quindi è molto semplice : in attesa di nuove ricerche ed ulteriori conferme, date la preferenza ai cibi crudi e cuocete il meno possibile. Mi rendo conto che una dieta crudista può risultare noiosa, pesante da seguire, ma se riuscirete a cuocere solo l’indispensabile (carne, pesce, uova…) vi accorgerete presto di sentirvi meglio, più vigorosi, i vostri valori ematici miglioreranno ed il vostro intestino vi ringrazierà!
Mangia a sazietà, non sei nato per soffrire la fame